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giovedì 1 ottobre 2015

LOTTA AL MIELOMA, l'Ema dice sì alla commercializzazione di KYPROLIS


ROMA, 1 ottobre - Una doppia, buona notizia per i pazienti affetti da malattie oncoematologiche: il Comitato dei Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha espresso parere favorevole all’autorizzazione all’Immissione in commercio di carfilzomib (Kyprolis) in associazione a lenalidomide e desametasone per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo già sottoposti ad almeno una precedente terapia e di blinatumomab,  una terapia per il trattamento degli adulti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria negativa per il cromosoma Philadelphia (LLA). “Siamo soddisfatti di aver ricevuto il parere favorevole da parte del CHMP per entrambi i farmaci perché si tratta di un importante passo avanti per offrire nuove opzioni terapeutiche ai pazienti europei con forme rare di tumore – ha dichiarato Sean E. Harper, M.D., Executive Vice President of Research and Development di Amgen – Per i pazienti con mieloma multiplo, il periodo di remissione della malattia si accorcia a ogni nuovo ciclo di trattamento mettendo, così, in evidenza la necessità di nuove terapie. I risultati dello studio ASPIRE hanno dimostrato che carfilzomib ha prolungato il periodo di sopravvivenza libera da progressione di malattia. Allo stesso modo, anche i pazienti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria hanno un urgente bisogno di nuovi farmaci”.
Carfilzomib è un inibitore del proteosoma utilizzato nel trattamento dei pazienti con mieloma multiplo. I proteosomi giocano un ruolo importante nel funzionamento e nella crescita delle cellule, poiché degradano le proteine danneggiate o che non servono più. Carfilzomib blocca il proteosoma con conseguente elevato accumulo di proteine nelle cellule, in modo particolare in quelle con alte concentrazioni di proteine anomale, come ad esempio le cellule di mieloma; tale accumulo di proteine danneggiate porta al blocco e alla successiva morte cellulare. Blinatumomab è il primo di una classe di anticorpi  bispecifici sperimentato in studi clinici. Agisce sulle cellule T con un meccanismo d’azione innovativo in grado di aiutare il sistema immunitario a combattere il cancro. Dopo il parere favorevole del CHMP sarà ora la Commissione Europea (CE), che autorizza i farmaci per l’Unione Europea, a finalizzare l’iter registrativo con l’emanazione di un’autorizzazione centralizzata alla commercializzazione in tutti i 28 Paesi membri della UE, nonché in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

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