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venerdì 25 settembre 2015

Mieloma: pomalidomide, una speranza in più (rimborsabile). La storia di Sylvie Menard


MILANO, 25 settembre - Un tempo, prima di ammalarsi, si sentiva «“immortale”»; oggi, da paziente, «sei mesi di vita in più mi sembrano una cosa meravigliosa». Un cambio di prospettiva radicale, quello confessato da Sylvie Ménard, oncologa dell’Istituto tumori di Milano, che si accompagna a un almeno altrettanto radicale cambio di condizione: una decina d'anni fa, leggendo i risultati delle proprie analisi alle quali si sottoponeva di routine, l'oncologa scoprì di avere lei stessa un tumore, per la precisione un mieloma multiplo. A un decennio di distanza, Ménard era martedì 22 settembre a Roma per testimoniare quanta strada ha fatto la ricerca scientifica in questo arco di tempoSylvie Menard, oggi 67 enne, ha lavorato per 45 anni nel Dipartimento di Oncologia sperimentale dell’Istituto Nazionale dei Tumori, da ultimo come Direttore del Dipartimento.  Ha voluto anche scrivere il libro: “Si può curare” (Edizioni Mondadori). Una testimonianza di coraggio e di voglia di vivere. Dice: "E' mia ferma convinzione che la volontà, la voglia di vivere, assieme ovviamente ai progressi della ricerca, sono oggi le armi vincenti contro il tumore».
Proprio nelle ultime settimane, per esempio, l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, ha approvato la rimborsabilità a carico del Servizio sanitario nazionale di un immunomodulatore orale: pomalidomide, in associazione a desametasone, nel trattamento del mieloma multiplo recidivato e refrattario in pazienti adulti già sottoposti ad almeno due regimi terapeutici, comprendenti sia lenalidomide che bortezomib, che hanno manifestato progressione di malattia durante l’ultima terapia.

«La quasi totalità dei pazienti con mieloma multiplo sono a rischio di recidiva, ovvero la loro malattia potrebbe progredire nonostante la risposta iniziale al trattamento – ricorda Fabrizio Pane, presidente della Società italiana di ematologia - e molti manifestano resistenza a diverse terapie. Le numerose ricadute rendono necessaria la disponibilità di nuove terapie per un miglior controllo della patologia, specie nelle sue forme refrattarie alle cure». L’approvazione da parte dell'Aifa di pomalidomide e «il riconoscimento della sua innovatività apre un nuovo scenario terapeutico per i pazienti con mieloma multiplo» sostiene Pasquale Frega, presidente e amministratore delegato di Celgene Italia, l'azienda che lo produce. «Il nostro impegno e l’investimento in Ricerca e sviluppo – aggiunge Frega - ci consentono di fornire trattamenti mirati per tutti gli stadi del mieloma multiplo, a partire dalla diagnosi fino alle fasi più avanzate di malattia».

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