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sabato 27 dicembre 2014

La Scozia ha detto sì al POLAMIDOMIDE contro il mieloma, l'Inghilterra ci sta ancora pensando


EDIMBURGO - Lo Scottish Medicines Consortium (SMC), l'organismo di approvazione dei farmaci in Scozia, ha approvato Imnovid (pomalidomide) per l'uso in pazienti affetti da mieloma con recidiva e refrattari  che hanno precedentemente ricevuto sia Velcade® (bortezomib) e Revlimid® (lenalidomide).
Questa approvazione segue una ripresentazione da parte della società farmaceutica Celgene Ltd, dopo la SMC inizialmente rifiutato Imnovid per l'utilizzo in questa impostazione. 
Imnovid era stato originariamente bloccatoo dal SMC che aveva accertato il beneficio clinico del farmaco, non aveva ritenuto che fosse abbastanza significativo da giustificare i costi molto elevati.
Tuttavia, Celgene ha poi presentato un cosiddetto schema di accesso al paziente, che è un modo di dare uno sconto sul prezzo di un farmaco per migliorare la sua economicità (ad esempio, pagando per il trattamento dopo un certo numero di cicli o la restituzione dei soldi se il trattamento non funziona in alcuni pazienti).
Il regime di accesso dei pazienti , insieme con l'applicazione del regime di malattia rara e con i meccanismi utilizzati dal SMC per essere flessibile nel processo decisionale su farmaci clinicamente efficaci anc he se di alto costo, hanno permesso di decidere che Imnovid sia clinicamente ed economicamente conveniente per l'uso in pazienti affetti da mieloma in Scozia.
La decisione è valida solo per i pazienti affetti da mieloma che vivono in ScoziaL'Istituto Nazionale di Salute e Cura e (NICE), l'equivalente del SMC in Inghilterra e Galles, sta effettuando una valutazione del farmaco bocciato  nel mese di ottobre. NICE ha recentemente ripreso l'esame di  Imnovid per  valutare informazioni aggiuntive ricevute sul farmaco dal Forum sul Myeloma  del Regno Unito e Celgene in seguito alla pubblicazione del progetto di orientamento.
La valutazione finale definito sarà rilasciata nella primavera del 2015.
Ricordiamo che l'uso del polamidomide è stato approvato in agosto dalla Commissione europea e viene usato anche in ospedali italiani. Pomalidomide in combinazione con desametasone a basso dosaggio ha aumentato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza globale (OS) rispetto alla monoterapia con desametasone ad alto dosaggio nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario. A evidenziarlo sono i risultati aggiornati dello studio di fase III MM-03 presentato al congresso annuale dell’ASCO, a Chicago. "Alla luce di questo vantaggio, la combinazione di pomalidomide più desametasone a basso dosaggio deve essere considerata un nuovo standard di cura per il trattamento dei pazienti con recidiva o refrattari alla terapia dopo essere stati trattati con lenalidomide e bortezomib" ha detto Katja Weisel, della clinica universitaria di Tubinga, in Germania, presentando il lavoro. Il farmaco, un derivato più potente e meglio tollerato della talidomide, ha avuto il via libera dell’Fda nel febbraio scorso

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